PORST 135mm f/2.8 M42

venerdì, agosto 24, 2018



Di recente, quasi per gioco, ho iniziato a leggere e studiare qualcosa sull'argomento degli obiettivi d'epoca o così detti "vintage". In questa definizione rientrano tutti gli obiettivi costruiti per vecchie macchine a pellicola (e non solo) e tipicamente usciti fuori produzione. Con mia grossa sorpresa esiste un mondo parallelo, dominato per la maggior parte da eBay, dove è possibile trovare praticamente tutto quello che si desidera ed a costi decisamente diversi rispetto a quelli delle lenti più moderne.

Dove sta, dunque, la fregatura? Non c'è. Meglio, ci sono alcune cose da sapere e con cui bisogna convivere. Quando si usano questo tipo di lenti con la propria FUJI non sarà possibile fare ricorso ai meccanismi di autofuoco e tutte le funzionalità elettroniche quali indicazione del diaframma utilizzato e salvataggio dei dati EXIF (apertura, diaframma, etc.) non saranno disponibili. A questo bisogna aggiungere che sarà necessario dotarsi di uno o più adattatori per poter montare le lenti sulla nostra macchina fotografica che, lo ricordo, ha un attacco proprietario denominato Fuji X-Mount. Se siamo nella nostra zona di comfort anche senza queste finezze, allora vale la pena di continuare a leggere.

Un'altra cosa molto importante, inizialmente sotto valutata, è relativa alla quantità di obiettivi presenti sul mercato: c'è il rischio concreto di perdersi; non tutto quello che luccica, però, è oro. Molti degli obiettivi vintage che si trovano sono davvero di pessima qualità se accoppiati con una macchina digitale e, dunque, è necessario fare una selezione ed uno studio approfondito prima di lanciarsi negli acquisti anche se i prezzi sono decisamente allettanti. Questa serie di articoli a cadenza rigorosamente aperiodica, vogliono essere il mio personale contributo per scegliere in maniera attenta un obiettivo piuttosto che un altro. La prima cosa da fare è dotarsi di un adattatore per gli obiettivi vintage più comuni. Visto che la quantità di obiettivi con attacco M42 "a vite" è davvero cospicua ho deciso di iniziare da questi. Questo è il link all'adattatore che ho usato e con cui non ho riscontrato alcun tipo di problema. La costruzione è di ottima qualità così come il meccanismo di innesto sulla macchina che è solido preciso e senza sbavature.


Il primo obiettivo di cui vorrei condividere le gioie con voi per questo articolo iniziale è il PORST 135mm (35mm equiv.) f/2.8. La PORST era una casa di distribuzione tedesca fondata nel 1919 con cui furono rimarchiati e distribuiti in Europa tantissimi dispositivi di case più blasonate (Agfa, Dacora, Cosina e Fuji, solo per citarne qualcuno). La casa, dopo una serie di vicissitudini economiche (cosa abbastanza comune con l'avvento del digitale), dichiarò bancarotta all'inizio degli anni 2000 e tutti i diritti del marchio furono ceduti al gruppo tedesco Ringfoto. L'obiettivo di cui parliamo in quest'articolo è uno degli esempi di quanto sopra. La lente, infatti, era prodotta da Cosina (Cosina 135mm f/2.8) che poi la rivendeva a PORST per la distribuzione rimarchiandola.

Di seguito le specifiche tecniche:

- Lunghezza focale 135mm (202mm APS-C)
- Apertura minima 2.8
- Apertura massima 22
- Minima distanza di fuoco 1.5m
- Attacco M42 a vite
- Filtri 55mm
- Peso circa 400g
- Parasole incorporato


Costruzione

La lente è di fattura robusta (metallo e vetro). Tutte le lenti dell'epoca, infatti, hanno un'area che oggi assumerebbe un tono professionale. La plastica è limitata alla ghiera del diaframma. Per il resto la meccanica è assolutamente precisa. La ghiera del fuoco è morbida precisa e continua e permette di "fuocheggiare" senza eccessiva difficoltà.


Qualità dell'immagine

Devo dire che su questo punto, ho trovato pareri molto discordanti. In giro, si legge di tutto riguardo questa lente. Utenti la amano, altri sostengono sia un prodotto che all'epoca era destinato ad un mercato "cheap" e, dunque, qualità dell'immagine e quant'altro era tarato di conseguenza.

Come tutte le lenti vintage, anche questa non fa eccezione e restituisce un'immagine calda e morbida. Devo dire che sicuramente manca il segno caratteristico che alcuni obiettivi vintage riescono a fornire. Il PORST 135mm sicuramente manca di questo carattere deciso e caratteristico, restituendo immagini di buona qualità ma che non fanno gridare al miracolo. La nitidezza è sufficiente a diaframma tutto aperto (f/2.8). Sia chiaro, non sono qui per cercare un obiettivo super nitido a tutta apertura. Per quello esistono ampiamente migliori e più moderne alternative.



Il punto per cui reputo soltanto sufficiente la nitidezza a diaframma tutto aperto è perchè se si sceglie di usare un obiettivo vintage ci si aspetta di fare un compromesso tra qualità dell'immagine e carattere. Per quello che abbiamo detto sopra, non mi sento di dire che il PORST abbia un carattere che faccia accettare questo compromesso senza rimpianti. Chiaramente, c'è anche il prezzo da valutare ed è lui che alza l'asticella di tutta la valutazione. Questo obiettivo, infatti, è facilmente reperibile per circa 40€.

La migliore resa sembra essere tra f5.6 ed f11. Forse f8 è la migliore apertura in quanto a nitidezza:


Sul fronte aberrazioni cromatiche devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'obiettivo. Anche in condizioni di luce difficili, l'obiettivo rende i bordi in maniera buona e con poca aberrazione (comunque facilmente correggibile in post produzione). Purtroppo riesce a gestire poco la luce diretta del sole ed il risultato è che molte volte si ha una condizione di poco contrasto che rende l'immagine risultate poco piacevole, necessitando di ampie correzioni in fase di post produzione. I colori sono gradevoli e con una dominante di giallo (probabilmente dovuta all'età ed alle lenti dell'obiettivo).


Voto complessivo: 3.0 / 5.0

Nitidezza: 3.0 / 5.0
Sfocato: 3.5/5.0
Rapporto costo/qualità: 4.7/5.0
Qualità costruttiva: 4.0/5.0



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